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Parte III: realtà o finzione?

L’uomo ha sempre avuto e ha una rapporto diretto con la realtà, rapporto che, con l’invenzione delle  nuove tecnologie digitali, ha iniziato ad essere filtrato: dall’immagine globale del mondo che ci viene comunicata ogni giorno attraverso i media, fino ai milioni di messaggi inviati quotidianamente coi cellulari. 
Al disvelamento della natura e delle sue leggi che portano l’uomo a creare strumenti per interagire col mondo reale, si sostituisce la creazione di una realtà virtuale, grazie alla quale il mondo oggi è molto più “piccolo”. Abbiamo accesso a molte più risorse, a un infinito numero di informazioni che ci permettono di ampliare la nostra conoscenza del mondo e degli avvenimenti che lo caratterizzano, possiamo entrare in contatto con un maggior numero di persone, persone che, altrimenti, non avremmo mai conosciuto. Anche in questo caso, però, dobbiamo considerare il lato “oscuro” del mondo virtuale: molte persone ne sono dipendenti, si estraniano dalla realtà vivendo in un mondo digitale nel quale un singolo individuo può frammentarsi in infinite identità, diventare ciò che la società non gli permetterebbe; in questo modo si rischia di perdere la propria individualità, ciò che ci differenzia gli uni dagli altri. 
Al giorno d’oggi le tecnologie non sono accessibili a tutti allo stesso modo, questo può creare una disparità tra società più e meno tecnologicamente avanzate, poiché, ormai, tutto si basa su un fondamento digitale, dall’economia alla partecipazione sociale e politica.